Deismo

Movimento filosofico nato in Inghilterra e diffusosi in Francia e Germania nel corso del Seicento e del Settecento. Assertore di una religione naturale basata sulla credenza in un Dio - Matematico creatore e ordinatore dell'universo, il deismo riconosceva l'immortalità dell'anima ma rifiutava le religioni rivelate (Ebraismo, Cristianesimo e Islamismo), i dogmi, la necessità dei culti (e quindi dei sacramenti) e l'idea che Dio intervenga negli eventi umani (Dio-Provvidente). In sostanza il Deismo era una religione naturale, comune a tutti gli uomini, a cui la Ragione inevitabilmente approdava una volta venuta a conoscenza della razionalità matematica che governa le leggi dell'universo. Caratteristica del Deismo è la tolleranza religiosa e d'opinione. Tra gli esponenti del Deismo annoveriamo J.Locke, D. Hume, per certi versi Voltaire e Rousseau. Durante la Rivoluzione Francese, il Deismo costituì l'alternativa al Cristianesimo e all'Ateismo. Così negli anni della scristianizzazione, tra il 1792 ed il 1794, Robespierre oppose ai pericoli di un dilagante ateismo, ma anche ai reali rischi di una recrudescenza del cattolicesimo ancora forte in diverse regioni della Francia tipo la Vandea, la fede in un Dio di Ragione, di Libertà e di Virtù , creatore ed ordinatore dell'universo. Una fede di tipo deistico che culminò nell'istituzione della Festa dell'Essere Supremo, voluta ed istituita dallo stesso Robespierre, che fu festeggiata ai Campi di Marte l'8 giugno del 1794. Possiamo considerare la Festa dell'Essere Supremo, il punto più alto a cui giunse il Deismo. Si veda anche Teismo.

Tratto da: Mauro Còlivi, Guida allo studio della Rivoluzione Francese, Marsala, La Medusa, 1995