Maximilien François -Isidore: (1758 - 1794)
Nato ad Arras il 6 maggio 1758, e' uno dei piu' attivi deputati
del Terzo agli Stati Generali del 1789. Divenuto Presidente del
club dei Giacobini (1790),
viene eletto nel 1792 deputato alla Convenzione Nazionale nelle
file del partito montagnardo.
Di fede democratica e', insieme a Marat, uno dei propugnatori
del pensiero politico di J.J.Rousseau.
Strenuo difensore dei diritti dei piu' deboli, entrato nel Comitato
di Salute Pubblica (27 luglio 1793), inizia tutta una politica
volta ad alleviare la miseria dei sanculotti e a rafforzare militarmente
l'esercito repubblicano attraverso provvedimenti di economia controllata
(maximum dei grani e maximum
generale). Questi ed altri provvedimenti, tutti di carattere
democratico, saranno immortalati nella Costituzione
del 1793 e saranno a fondamento del cosiddetto mito dell' Anno
II.
Preoccupato dagli sviluppi bellici e dai pericoli di un complotto
aristocratico, finalizzato a ripristinare l'ancien régime e la Monarchia,
e' uno dei promotori e dei piu' strenui difensori del Terrore.
Nel terribile mese di Germinale dell'Anno II, manda alla ghigliottina
prima gli esponenti Arrabbiati
poi quelli degli Indulgenti.
Egli infatti riteneva che sia le proposte proto-comuniste e sanguinarie
di Hébert sia quelle indulgenti e riconcilianti di Danton avrebbero
potuto nuocere alla Francia. L'Incorruttibile capi' che la politica
sociale degli Arrabbiati avrebbe allontanato dalla Rivoluzione la
piccola e media borghesia (cioe' le classi produttrici della ricchezza)
e che la reintroduzione di una legislazione garantista avrebbe potuto
lasciare via libera ai controrivoluzionari sia interni (vandeani)
che esterni (coalizione monarchica europea). Paradossalmente sara',
invece, la vittoria dell' esercito repubblicano a Fleurus (25 giugno
1794) a segnare il destino dell'Incorruttibile. Scampato definitivamente
il pericolo di un'invasione straniera, buona parte dei francesi
e' stanca delle misure eccezionali emanate durante il Terrore.
I suoi avversari, cosi', riprendono vigore e, timorosi anche della
crescente popolarita' di Robespierre, preparano la rivolta di Termidoro.
Il 27 luglio, 9 Termidoro, durante una seduta caotica della Convenzione,
viene votata la proposta del deputato Louchet che esigeva la messa
in stato d'accusa dell'Incorruttibile. L'Assemblea approva a grande
maggioranza l'arresto di Maximilien, del fratello Augustjn e dell'amico
Saint-Just.
Il 10 termidoro tutto il gruppo robespierrista sale sulla ghigliottina.
(Tratto da "M.Còlivi, Guida allo studio della Rivoluzione francese,
Marsala, La Medusa, 1995")