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Robespierre
Azione Politica
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Riportiamo schematicamente l'operato politico di Robespierre,
rimandando, per un maggior approfondimento, alle altre informazioni
inserite su queste stesse pagine web.
- Per la costituzione di uno Stato Socialdemocratico: Robespierre,
dopo la destituzione del gruppo girondino, fu l'ispiratore della
Costituzione dell'Anno I, cioè
della norma fondamentale a cui s'ispireranno non solo i movimenti
democratici e radicali dell'Ottocento ma anche le Costituzioni
vigenti nel mondo occidentale contemporaneo. La Costituzione del
1793, infatti, sancisce il Diritto al lavoro, il diritto all'assistenza
(sanità pubblica e previdenza sociale) e il diritto all'istruzione
(tutti diritti di massa e gratuiti); in più, per la prima volta
nella storia del mondo moderno, si afferma il diritto di tutti
gli uomini a partecipare alla vita politica della Nazione (suffragio
universale).
- In favore dei poveri: per far fronte alla necessità
di reperire le risorse alimentari per i soldati in guerra e per
i poveri delle città, l' 11 e il 29 settembre del 1793, la Convenzione
nazionale (fortemente condizionata dal carisma di Robespierre)
vota un provvedimento col quale si fissa un prezzo politico "invalicabile"
(Maximum) del grano e
di tutte le merci, prezzo non modificabile se non a seguito di
un nuovo provvedimento della Convenzione. Si tratta, in sostanza,
di un provvedimento teso a calmierare i prezzi dei generi di prima
necessità. Non a caso quando il 24 dicembre del 1794, a seguito
della condanna a morte di tutto il gruppo robespierrista, la Convenzione
eliminerà il maximum sancendo la libera circolazione di tutte
le merci, il popolo delle città cadrà nella miseria più nera.
- Contro la pena capitale ma per la condanna a morte di Luigi
XVI: il 3 dicembre del 1792 Robespierre con un discorso
alla Convenzione nazionale si schiera tra coloro i quali ritenevano
indispensabile la condanna a morte di Luigi
XVI. L'Incorruttibile, contrario alla pena di morte sin dai
tempi dell'Assemblea costituente, spiega con una lucida analisi
l'eccezionalità del processo contro Luigi Capeto.
- Per l'abolizione della schiavitù: il 4 febbraio del 1794
la Convenzione nazionale, a maggioranza giacobina di cui Robespierre
era il presidente, abolisce la schiavitù all'interno delle colonie
francesi.
- Contro la guerra: l'Incorruttibile il 2 gennaio del 1792
è uno dei pochi a schierarsi contro la dichiarazione di guerra
che da lì a poco la Francia avrebbe consegnato nelle mani dell'ambasciatore
austriaco. Egli, infatti, con un discorso
all'assemblea legislativa denuncia il vero fine del conflitto:
distrarre il popolo dalla rivendicazione dei propri diritti e
creare un'artificiosa armonia sociale che, ovviamente, si sarebbe
basata più sul timore del nemico comune che sul senso di solidarietà
tra le diverse classi sociali.
- Per un Dio di Libertà e di Ragione: contro le pericolose
conseguenze politiche del processo di scristianizzazione
in atto e per una reale sensibilità religiosa personale, Robespierre
istituisce la Festa dell'Essere Supremo, cioè una festa di riconciliazione
del popolo francese con Dio. Il nuovo senso religioso a cui si
fa riferimento ripudia il fanatismo e le superstizioni, crede
nell'immortalità dell'anima e nella forza del Buon Senso e della
Ragione.
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