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ILLUMINISMO
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Movimento
politico-culturale che si affermò nel corso del Settecento. Sorretto
dal motto "Sapere aude" (osa sapere, osa adoperare la tua intelligenza),
l'illuminismo fu fautore di una grande riforma che finirà per interessare
l'intera umanità con eccezionali conseguenze in tutti gli ambiti
di convivenza civile: da quello sociale a quello religioso, politico
ed economico.
A fondamento di queste riforme c'era l'uso della Ragione e della
Scienza le uniche capaci di liberare l'uomo dall'ignoranza e da
ciò che ne deriva: la superstizione, il fanatismo, la credulità,
l'ingiustizia, la violenza e il dispotismo.
Il movimento illuminista riteneva, infatti, che l'uso della Ragione
e lo sviluppo della Scienza e della Tecnica, avrebbero permesso
all'uomo di incamminarsi verso il progresso e la felicità. Mezzo
di diffusione delle idee illuministe fu l' Encyclopedie
di Diderot e D'Alembert.
Se delle diverse posizioni degli illuministi più famosi si parlerà
di seguito, in questa sede si esporranno le concezioni comuni a
tutto il movimento dividendole per ambiti:
- Ambito sociale
e politico: essendo la Ragione una facoltà comune a tutti gli
uomini, ne deriva l'uguaglianza tra essi, a prescindere dalla
razza, dalla condizione sociale e dalla religione professata.
Questi principi furono alla base della severa critica che gli
illuministi rivolsero ai nobili e al clero. Insieme al diritto
di uguaglianza, gli intellettuali del Settecento affermarono il
diritto di libertà che consiste nel fare tutto ciò che non è vietato
dalla legge e che non nuoce agli altri. Ciò significa che ogni
Stato deve essere retto da un ordinamento di leggi scritte in
modo da eliminare ogni arbitrio da parte dei governanti e dei
giudici.
- Ambito giuridico:
fornire lo stato di leggi scritte a cui devono attenersi tutti,
anche il clero (giurisdizionalismo), e introdurre una giustizia
penale più umana a cominciare dall'abolizione della pena di morte
e della tortura da sempre usata come mezzo per giungere alla verità.
- Ambito religioso:
si afferma il principio di tolleranza, cioè il massimo rispetto
reciproco fra seguaci di fedi e di chiese diverse. Nei secoli
passati, infatti, in nome della religione e di Dio erano stati
attuati i più feroci massacri alimentati, appunto, dal fanatismo
religioso e dai dogmi imposti dal clero. La maggior parte degli
illuministi, invece, propendeva per una religione naturale fondata
su un Dio di ragione (Deismo)
e quindi in grado di accomunare tutti gli uomini.
- Ambito economico:
affermazione della libertà di commercio in modo da impedire al
potere politico di intervenire sui prezzi delle merci anche attraverso
tasse inique e dazi commerciali, specie per le merci provenienti
dall'estero. In sostanza con il mercantilismo (questo il nome
che viene dato alla corrente di pensiero fautore del libero scambio
commerciale il cui massimo esponente fu Adam Smith - 1723-1790)
si gettano le basi per il futuro liberismo economico.
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