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I nomi della Rivoluzione Francese

Terrore

Il periodo che va sotto il nome di Terrore e' quello compreso tra il 17 settembre 1793 (legge sui sospetti) e il 9 Termidoro. Istituito, sotto la pressione popolare, dalla Convenzione montagnarda porta ben presto ad una restrizione delle liberta' e ad una semplificazione delle procedure penali. E' da notare che le misure terroristiche si accentuano ogni qualvolta la Repubblica si trovi in grave pericolo. Nonostante la posizione di molti storici, in parte anche comprensibile per noi moderni,il Terrore non puo' essere definito, e moralisticamente catalogato, come una semplice carneficina, poiche' le normative "terroristiche" assicurarono ai sanculotti la propria sopravvivenza e permisero alla Repubblica di reperire tutte quelle risorse finanziarie ed alimentari per vincere la grande coalizione europea. Risorse che, in un sistema di libero mercato, non sarebbero mai state reperite. Non a caso dopo la morte di Robespierre i sanculotti entrarono in una miseria cosi' nera che le donne del popolo arrivarono a dire:"Sotto il regno di Robespierre il sangue scorreva e il pane non mancava. Oggi che il sangue non scorre piu', non si mangia piu'. Bisogna che il sangue scorra ancora!". E ne' puo' essere un caso che nel 1799, quando la Francia subisce una lunga e pericolosa serie di sconfitte militari, i giacobini ritrovano consenso nell'opinione pubblica in ricordo, appunto, della strategia politica, militare ed economica del Grande Comitato dell'Anno II. Grande Terrore: (Legge 22 pratile Anno II) il 10 giugno 1794, dopo l'attentato a Collot d'Herbois e i violenti attacchi verbali contro Robespierre, riemerge il pericolo controrivoluzionario. La Convenzione, allora, vota un provvedimento i cui effetti passeranno alla storia col nome di "Grande Terrore". Da questo momento vengono soppressi gli interrogatori e la difesa preliminare degli accusati. Ai giurati devono bastare le prove morali di colpevolezza ed il Tribunale Rivoluzionario puo' solo condannare alla pena capitale o assolvere. Risultato di questa legge e' la condanna a morte, nella sola Parigi e in poco piu' di un mese, di 1376 persone contro le 1251 ghigliottinate in piu' di un anno. Terrore Bianco: segue al Terrore giacobino, detto anche rosso. Il terrore bianco, o termidoriano, da' luogo ad una repressione antigiacobina che si acuira' soprattutto tra il maggio ed il giugno del 1795 quando molti giacobini e preti costituzionali saranno trucidati.

Tratto da: Mauro Còlivi, Guida allo studio della Rivoluzione Francese, Marsala, La Medusa, 1995


Bibliografia:

Arasse Daniel, La ghigliottina e l’immaginario del Terrore, Milano, Xenia Edizioni, 1988.

Viola Paolo, Il Terrore (1792-1794), Firenze, Sansoni, 1975


Tratto da "Catalogo per soggetto dei libri in commercio", Milano, Editrice Bibliografica, 1998

 

 

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