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Beccaria, Cesare (1738-1794):
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italiano, fu uno dei nostri intellettuali più apprezzati nel mondo dell'illuminismo francese. Autore del testo intitolato "Dei delitti e delle pene", Beccaria dimostrò l'inutilità della tortura come mezzo per giungere alla verità in quanto un colpevole capace di resistere al dolore fisico sarebbe stato scagionato, mentre un innocente sensibile agli effetti della tortura avrebbe finito per confessare colpe inesistenti pur di sottrarsi a quei dolori. Non solo, nel medesimo testo, Cesare Beccaria sostiene l'inutilità della pena di morte, e quindi la conseguente abolizione, in quanto non è affatto la crudeltà della pena che distoglie gli individui dal commettere reati quanto piuttosto la certezza che qualsiasi reato non resti impunito.
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Bibliografia:
Biagini Enza, Introduzione a Beccaria, 1992, 16', pag. 190, L. 18.000, Laterza (Gli scrittori 38), ISBN 88-420-4109-2
Casare Beccaria And Modern Criminal Policy. Atti del congresso (Milano, 15-17 dicembre 1988), 1990, 8', pag. 484, L. 45.000, Giuffrè, ISBN 88-14-02900-6
Cesare Beccaria tra Milano e l'Europa, 1991, 8', pp. 680, L. 55.000, Laterza, ISBN 88-420-3728-1
Secondo centenario della pubblicazione dell'opera "Dei Delitti e delle pene" di Cesare Beccaria, 1965, 8', pp. 135, L. 6.000, Accademia Nazionale dei Lincei (Problemi attuali di Scienza e di Cultura 71)
Zarone Giuseppe, Etica e Politica dell'utilitarismo di Cesare Beccaria, 1971, pp. 242, L. 26.000, Ist. Italiano Studi Storici (Collezione di Monografie 27)
Zorzi Renzo, Cesare Beccaria, 1996, p. 432, L. 39.000, Mondadori, ISBN 88-04-41058-2
Tratto da "Catalogo per soggetti dei libri
in commercio", Milano, Editrice Bibliografica, 1998
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