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L’ARBR di Vasto si schiera dalla parte dei bimbi della materna di Via Incoronata per non farli traslocare in un nuovo ambiente lontano e poco accogliente.
Giugno 2002

Contro il tentativo di estromettere 100 bambini della scuola materna di Via Incoronata al fine di lasciare lo spazio necessario alle due nuove classi della scuola elementare i cui iscritti però provengono da altri quartieri della città, “Les Amis de Robespierre” inviano una lettera al Sindaco per evitare una “deportazione” di massa di bimbi che verrebbero a trovarsi in ambienti nuovi e distanti dalla loro zona di residenza (Via Incoronata, appunto) con tutti i relativi disagi per i loro genitori costretti ad accompagnare i propri figli in scuole distanti dal centro abitato ed essere costretti poi a recarsi nel proprio luogo di lavoro che è all’interno della città.


- Al Sindaco di Città
Dott. Filippo Pietrocola
p.c.
- Gent.ma Direttrice del
1^ Circolo Didattico di Vasto
Dott.ssa Maria Manzo

- Gent.mo Presidente di Circolo
Sig.ra Pina Severo

LORO SEDI
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OGGETTO: Trasferimento scolari da scuola materna Via Incoronata.


La ns. Associazione, da sempre concretamente vicina ai problemi dell’infanzia, è stata informata (anche da alcuni soci interessati alla questione) che dal prossimo anno scolastico gli infanti della scuola materna di Via Incoronata saranno costretti a cambiare ambiente, maestre e compagni di scuola in quanto è necessario fare spazio ai bambini della scuola elementare provenienti da altre zone di Vasto i cui genitori, a ns. avviso a ragione, non vogliono iscrivere i propri figli presso lo Sterling probabilmente per motivi legati all’inquinamento elettromagnetico. Se ciò è ben comprensibile, rimane più difficile da comprendere come i genitori residenti in C.so Mazzini, Via Santa Caterina da Siena, Via Cupello, Via Marco Polo, ecc. abbiano deciso di iscrivere i propri figli al plesso di Via Incoronata e non a quello di Via Bachelet o Via della Libertà. Se è vero che ognuno è libero di iscrivere i propri figli nella scuola che più ritiene opportuna, è anche vero che questo diritto di libertà non può esercitarsi a danno di altre persone che, invece, risiedono a cento metri da Via Incoronata. Il buon senso e la consuetudine esigono infatti che i residenti in una zona abbiano la priorità di accesso sui servizi sociali e scolastici che quella medesima zona offre, ciò è vero soprattutto quando quegli stessi servizi sono presenti anche in altri quartieri della città. Non si riesce così a capire per quale ragione persone che decidono liberamente di percorrere chilometri di strada per accompagnare i propri bimbi ad una scuola piuttosto che a un’altra, debbano di fatto estromettere altri scolari e costringere i loro genitori a grandi sacrifici e a pericolose corse automobilistiche allo scopo di accompagnare i propri figli a scuola e da qui mettersi di nuovo in macchina per raggiungere il proprio posto di lavoro che è alla parte opposta della città visto che gli infanti di Via Incoronata si dovrebbero trasferire in Contrada Pagliarelli o a San Lorenzo. Si dirà che ci sono i bus comunali, ma chi ha i figli piccoli, o li ha avuti, sa benissimo che, specie per quelli di tre anni, è davvero traumatico non essere accompagnati dai propri genitori fin dentro l’aula. A tutte queste motivazioni di carattere logistico, se ne aggiungono altre, certamente non meno importanti, di carattere didattico e psico-pedagogico. Molti bimbi, infatti, hanno ormai associato la figura della propria maestra a quella, appunto, materna perché la scuola che si vuole smembrare è una scuola materna non un’università frequentata da giovani e da adulti. Infatti, nel caso questo scempio dovesse andare in porto, molti genitori si troveranno nuovamente alle prese con la sindrome delle prime settimane di scuola quando i bimbi piangono, protestano e sbraitano che non vogliono andare all’asilo, o meglio, non voglio restare in un ambiente per loro ancora sconosciuto e, come tale, non ancora considerato sicuro, tranquillo, affidabile. Inoltre molti dei bambini perderebbero la continuità didattica anche a causa dei progetti pluriennali già avviati durante l’anno scolastico che si avvia a conclusione.
Ma al di là delle critiche che sono più che motivate, la ns. Associazione da sempre è abituata a proporre delle soluzioni alternative, in modo particolare:

1) Di trasferire gli alunni della scuola materna di Via Incoronata presso l’edificio ubicato in Contrada Lebba che è già stato sede di un asilo. Da informazioni da noi assunte in municipio risulta che l’immobile è ancora di proprietà del Comune.

2) Nel caso ciò non fosse possibile, si propone di dirottare gli alunni che non risiedono nella zona dell’Incoronata presso la scuola di San Lorenzo che è spaziosa e accogliente. Visto che i genitori dei bimbi residenti in C.so Mazzini, Via Furci, Via Cupello ecc. hanno tanta voglia di compiere passeggiate mattutine in automobile potrebbero accontentarsi di percorrere Via Maddalena (il cui imbocco è a due passi dalla propria residenza) sbucando così proprio davanti la loro nuova scuola.


Visto che la precedente amministrazione comunale ha davvero concesso poco all’infanzia, caso eclatante il trasferimento degli immobili dell’ex asilo Carlo Della Penna all’Università, vorremmo che Lei, Signor Sindaco, mostrasse una sensibilità differente (rispetto a chi l’ha preceduta) come in più occasioni ha già fatto.
Nel RingraziarLa per l’attenzione e restando a disposizione per un eventuale incontro, cogliamo l’occasione per inviare i ns. più Cordiali Saluti.


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LES AMIS DE ROBESPIERRE
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