Vasto Notizie
04/05/2000

Primo centenario siloniano
Les amis de Robespierre pungolano il comune

E'un vero e proprio assedio quello che Les Amis de Robespierre (in sigla ARBR) stanno attuando nei confronti dell'Amministrazione comunale da due anni a questa parte sul piano della Cultura.
Hanno cominciato, appunto, nel 1998 in occasione del Bicentenario della nascita di Giacomo Leopardi che l'amministrazione fece cadere nel vuoto, e proseguito nel corso del'99 quando la manifestazione sulle "Insorgenze antigiacobine", organizzate dal Comune, furono accompagnate da un vespaio di polemiche innescato proprio dall'ARBR.
Infine il Duemila. Lo scorso mese di febbraio, in occasione del Quarto Centenario della morte di Giordano Bruno, e ora in concomitanza del Primo Centenario della nascita di Ignazio Silone.
"Siamo davvero preoccupati - ci dicono all'ARBR - questa Amministrazione ripudia in toto il pensiero laico e moderno. Nel momento in cui occorre riscoprire determinati valori a fondamento delle democrazie occidentali, il Comune di Vasto è sempre latitante. In occasione del Primo Centenario della nascita di Ignazio Silone, la nostra associazione ha lanciato una campagna pubblicitaria finalizzata a riscoprire la lettura dei testi siloniani a cominciare dalle opere cosiddette politiche.
Ci riferiamo in particolare, alla "Scuola dei dittatori" e a "Uscita di sicurezza". Riteniamo infatti che nell'Era della Sfinge (del benessere), come Silone definisce l'epoca nella quale stiamo vivendo, i rischi di nuovi totalitarismi siano concreti sia a causa di un consumismo sfrenato che rischia di trasformarsi in un vero e proprio "oppio dei popoli", sia a causa di una tecnologia che tende ad invadere sempre più la sfera delle libertà personali a vantaggio di un esasperato desiderio di controllo sugli individui da parte dei governi (si veda il caso del satellite spia "Echelon" che tanto ha fatto discutere a riguardo).
Di fronte a uno scenario così preoccupante tornano d'attualità molte opere siloniane, per questo motivo abbiamo polemicamente chiesto a questa amministrazione se intende prestare allo scrittore abruzzese la stessa indifferenza mostrata verso il Bicentenario Leopardiano (1998) o il Quarto Centenario Bruniano (ancora in corso) in modo da concentrare l'attenzione e gli sforzi finanziari per festeggiare al meglio, dopo la ricorrenza delle "Insorgenze antigiacobine", l'ormai imminente "Ottantesimo" anniversario della Marcia su Roma."

P.C.