Il Centro
18/10/1995
Il sindaco Tagliente boccia la proposta
«Una via per Max? Non se ne fa niente»
VASTO - "Intitolare una piazza a Massimiliano Robespierre? Non se ne parla proprio". Il sindaco di Vasto, Giuseppe:Tagliente, sobbalza dalla scrivania. E' a conoscenza che un gruppo di vastesi, aderenti all'associazione francese chiese di intitolare una piazza al protagonista della Rivoluzione Francese, durante la gestione commissariale. Sa anche che l'iter si è concluso favorevolmente, ma a lui quella iniziativa non va proprio giù. E lo dice chiaramente, senza farne mistero. "Il commissario prefettizio poteva fare quello che voleva, ma ora il Comune di Vasto ha un'altra amministrazione", osserva Tagliente. "E come se volessi dedicare una piazza ad Adolf Hitìer o a Stalin. Quando una rivoluzione si macchia di sangue è sempre da condannare. E questo non è il giudizio di Giuseppe Tagliente, ma della storia, che certi personaggi ha condannato senza appello. In ogni caso, investiremo della questione la commissione toponomastica. Si vedrà ..... ". A questo punto il progetto accarezzato dall'associazione "Les amis de Robespierre" ha veramente scarse possibilità di riuscita. Del resto, che l'attuale amministrazione di centro-destra (Rinnovare e Forza Italia) non fosse intenzionata ad apporre quel fatidico cartello nel sito individuato (il tratto finale della circonvallazione Histoniense), si era capito. Anche se Maurizio Vicoli non ha mai perso la speranza e si augura un ripensamento. Non demordono i fans di Robespierre: alcuni mesi fa scrissero una lettera al sindaco chiedendogli di procedere alla installazione del cartello e di accompagnare l'evento con una cerimonia inaugurale a cui avrebbero partecipato anche gli amici di Arras, patria di Robespierre e i soci delle sezioni di Messina e di Verona. Presi dall'entusiasmo avevano anche suggerito al primo cittadino di far coincidere la cerimonia con la data del 28 luglio, anniversario della morte dell'incorruttibile. Chissà che faccia avrà fatto Tagliente leggendo quella lettera. In ogni caso, l'iniziativa riscosse a suo tempo un certo successo in città e numerose associazioni vastesi espressero e manifestarono la loro solidarietà.
(a.b.)
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