Il Nuovo
07/05/1994
Nel bicentenario della morte.
Una via per Robespierre
VASTO - Nei giorni scorsi l'Associazione "Les Amis de Robespierre" ha inviato al Commissario Prefettizio del Comune di Vasto la richiesta di intitolare, per il bicentenario della morte, una strada o un parco della città al personaggio più importante e più discusso della Rivoluzione Francese. Maximilien Robespierre (Arras, 1758 - Parigi, 1794) è passato alla storia come l'Incorruttibile, come colui che, a differenza dei Danton e dei Mirabeau, è morto per la Rivoluzione senza trarre alcun profitto personale. Anzi, egli ha lasciato alla civiltà occidentale la Costituzione dei 1793 (detta dell'Anno 1 o Costituzione Giacobina) a cui si è ispirato tutto il pensiero democratico dell'Ottocento. Principi come quelli dell'eguaglianza razziale (con il conseguente affrancamento dei negri nelle colonie francesi); dell'assistenza ai più deboli e agli infermi; il diritto all'istruzione obbligatoria e gratuita; il suffragio universale; la cooperazione tra Stati (embrione ideale di quella che sarà 120 anni dopo la Società delle Nazioni); il diritto all'esistenza di tutti gli uomini prioritario a qualsiasi altro anche a quello di proprietà qualora questo fosse diventato mezzo di forte disuguaglianza sociale, sono stati teorizzati da Robespierre e dai suoi amici Giacobini. Oggi, a duecento anni della sua decapitazione, l'Associazione "Amici di Robespierre" rilancia un dibattito culturale finalizzato a ridare un giudizio storico obiettivo al di là dei pregiudizi strumentali della storiografia termidoriana, cioè di quegli storici che si sono basati sulle testimonianze di coloro che, il 9 Termidoro dell'Anno II (27 luglio 1794), votarono la messa in stato d'arresto di Robespierre, di coloro che furono i più accaniti terroristi responsabili degli eccidi più atroci (Fouchè, Barras, Barere, ecc.). L'iniziativa dell'Associazione sarà sicuramente destinata a far discutere in una nazione come l'Italia che ha un Presidente della Camera dichiaratamente vandeano (da Vandea, regione della Francia che nel 1793 fu teatro di una insurrezione generale fomentata dal clero cosiddetto "refrattario" e dai monarchici per abbattere il governo rivoluzionario e lo Stato Repubblicano - già da mesi in difficoltà per una guerra contro i più potenti Regni d'Europa - e tornare all'ancien regime) e in una città come Vasto che lo scorso giugno ha inaspettatamente scoperto una vocazione di destra.
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