Il Centro
29/10/1994

Il responsabile dell'associazione denuncia strane lungaggini burocratiche
Difficoltà per dedicare la piazza a Robespierre.

VASTO Perplessità circa l'opportunità di intitolare una piazza di Vasto a Robespierre, è stata espressa dalla deputazione di Storia patria dell'Aquila. L organismo è tenuto ad esprimersi su ogni provvedimento di carattere toponomastico, anche se l'ultima parola spetta alla Prefettura. A rendere noto l'intoppo è l'associazione politico-culturale 'Les amis de Robespierre", che nell'iter seguito dal Comune ha rilevato delle strane anomalie burocratiche. Maurizio Vicoli, presidente locale del sodalizio di matrice francese, in un comunicato stampa precisa che il commissario prefettizio Eligio Cammarota, a distanza di quindici giorni dall'adozione della delibera, si è accorto che il sito destinato a piazza Robespierre (cioè il tratto finale della circonvallazione Histoniense) era già denominato. L'associazione sospetta che il dietrofront del commissario sia da attribuire a una protesta informale cioè anonima e verbale che definiva il protagonista della rivoluzione francese "violento e sanguinario". Quella delibera, stando alla versione di Vicoli non è stata trasmessa nei termini previsti dalla legge alla prefettura di Chieti. "Nonostante tutte queste strane anomalie, noi preferiamo continuare sulla strada del dialogo e della persuasione" si legge nella nota "del resto certi pregiudizi storiografici sono difficili da abbattere. Proprio per questo invieremo altri documenti a sostegno della riabilitazione dell'Incorruttibile". "Les amis de Robespierre" informano che sull'esempio di Vasto, da qualche settimana anche Messina ha una sua associazione dedicata all'Incorruttibile. I responsabili sono un docente universitario e un professore del liceo della città.