Il Messaggero
23/04/2001
Progetto da 30 miliardi per desalinizzare il mare
VASTO - Darsi da fare per realizzare un impianto di desalinizzazione a Vasto. Ha i toni energici dell'appello la proposta dell'associazione "Les Amis de Robespierre" che, diretta da Maurizio Vicoli, si rivolge a tutti i candidati alle prossime amministrative del 13 maggio. «La proposta -come spiega lo stesso Vicoli- nasce dalla constatazione che l'estate del 2000 sarà ricordata un pò dappertutto come una delle più calde e micidiali per le risorse idriche di comuni grandi e piccoli. E non dimentichiamoci che, il mese scorso, il mondo contadino vastese era in allarme per l'anomala siccità invernale così da invocare l'intervento del santo patrono. Se si considera poi che il problema idrico di Vasto ha radici lontanissime, si deduce che occorre intraprendere una seria politica per la tutela. Quale allora la soluzione? Limitare l'uso dell'acqua potabile nelle docce lungo le spiagge, i campeggi e gli alberghi ed evitare l'improprio utilizzo come irrorare orti e giardini. Nasce da qui l'idea di desalinizzare l'acqua marina. "Les Amis de Robespierre", con l'ausilio dell'ingegner Roberto Verde, della Schenker Italia, ha effettuato uno studio per la costruzione dell'impianto: costo circa 30 miliardi di lire. Troppi? No -conclude Vicoli- se si pensa che il parco acquatico Aqualand, 15 anni fa, costò 24 miliardi di lire, un investimento che alla cittadinanza non ha portato alcun vantaggio diretto».
G.Q.
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