Il Messaggero
28/11/2002

Parcheggi a disco orario

VASTO – “Istituire una sosta massima di sessanta minuti in tutti i parcheggi gratuiti di Corso Italia e Via Vittorio Veneto”. Potrebbe essere questo il regalo di Natale dell’Amministrazione comunale ai commercianti di Corso Italia. L’idea viene da Maurizio Vicoli, rappresentante vastese dell’associazione “Les Amis de Robespierre”, il quale così sintetizza l’ultima proposta avanzata dal sodalizio cittadino: “Siamo ormai prossimi alla festa del Natale e i lavori relativi ai due palazzi scolastici continuano a gravare negativamente sui commercianti”. Commercianti i quali, già nelle scorse settimane, hanno mostrato il loro disappunto, sostenuti dal Presidente della confcommercio, Nicola molino, il quale ha minacciato il mancato pagamento dei tributi comunali dovuti dai titolari di esercizi in segno di protesta. “Anche se la vicenda sembra avviarsi a soluzione con una parziale riapertura al passeggio del Corso – prosegue l’esponente de Les Amis de Robespierre - i parcheggi che si incontrano sul lato sinistro di Corso Italia e di Via Vittorio Veneto. Potrebbero essere trasformati i aree di sosta sottoposte a disco orario. Attualmente – spiega Vicoli - sul lato sinistro delle due strade stazionano perennemente auto che, nella maggioranza dei casi, non appartengono ai residenti ma a cittadini che lavorano in Centro o agli stessi titolari di pubblici esercizi. Un parcheggio gratuito e a disco orario incoraggerebbe i cittadini a recarsi nel Centro storico per le proprie spese natalizie. Un provvedimento di questo tipo, pur non risolvendo il problema in modo strutturale, darebbe certamente una boccata d’ossigeno alle attività commerciali visto che i posti macchina verrebbero messi a rotazione e le attuali 62 aree diventerebbero, nell’arco delle nove ore, ben 558”.
“Una decisione in questo senso – conclude Vicoli – potrebbe segnare un concreto impegno da parte degli Amministratori nell’essere vicini alle reali esigenze dei cittadini.” La proposta, sottoposta all’attenzione delle autorità comunali con una lettera inviata al Sindaco, agli assessori all’Urbanistica, ai servizi sociali, al Comandante della Polizia Municipale, attende ora una risposta. Ma le maggiori speranze dei commercianti di Corso Italia restano incentrate sulla riapertura della strada per riportare vita ed acquirenti in una zona, un tempo cuore pulsante della città, di fatto, isolata ormai da tre anni.